Performance Marketing

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Performance Marketing

Il mondo della lead generation è molto ampio, e orientarsi tra le varie strategie di marketing può sembrare difficoltoso se non hai chiaro le potenzialità e i modi di attuazione di ciascuno strumento. Per questo oggi sempre più aziende si affidano ad intermediari altamente professionalizzati per scalare le proprie performance online e incrementare il tasso di conversioni.

Attivare campagne marketing significa praticare attività integrate su piattaforme multicanale sia online (pagina web, mail, social) che offline (telemarketing e teleselling).

Come sfruttare al massimo tutti gli strumenti a nostra disposizione nel campo del web marketing?

Performance Marketing Definizione

Attualmente il Performance Marketing è una delle attività più praticate, in forte crescita nell’ambito delle opzioni di digital communication per campagne di web marketing.

Il concetto di Performance Marketing è legato all’attività di promozione sul web e si basa su una relazione fornitore-cliente di tipo win-win: entrambi cioè ne traggono vantaggio.

Come?

Procediamo per step graduali, restringiamo il campo e chiediamoci: cosa può essere definito Performance Marketing?

Online Performance Marketing è un modello di marketing online in cui l’inserzionista paga solamente per i risultati ottenuti’’, definizione della Performance Marketing Association, che comprende colossi digitali come Google, Yahoo!, Amazon e eBay.

Gli indicatori per le performance

Il Performance marketing è affine all’affiliate marketing, perché prevede una remunerazione in base alle vendite.

Come si misurano i risultati?

In base ad un sistema di tracking che raccoglie istantaneamente click, like, visite qualificate, sottoscrizioni o vendite.

Ma perché scegliere il Performance marketing?

È semplice, funziona. Il ROI (Return of Investment) è altissimo, uno studio inglese fatto da Cake Marketing ha rilevato che per ogni dollaro investito in questo tipo di strategia si ha un ricavo di 11 dollari.

Nel digital advertising, il Performance Marketing è il segmento che registra un maggiore indice di crescita, con un 57% di fatturato in più per ogni quadriennio, al ritmo del 12% all’anno(fonte: Cake Marketing).

Questa rapida scalata è dovuta all’espansione e alla crescita dei dispositivi mobile, che consentono l’accesso istantaneo e ubiquitario ai contenuti online.

Non da ultimo il Performance Marketing online registra le conversioni in tempo reale e calcola con esattezza il costo unitario di ogni conversione, garantendo risultati sicuri.

I vantaggi: se sei un’inserzionista

Due sono le caratteristiche che definiscono un’azione di Performance Marketing:

  • c’è un’inserzionista che propone un prodotto/servizio,
  • un publisher che glielo promuove sui canali di suo dominio web.

Entrambi collaborano per ottenere lo stesso risultato, cioè un utente finale che acquista.

Fin qui, niente di nuovo, pubblicità classica.

La differenza che rende questa campagna di marketing una campagna di Performance Marketing è che l’inserzionista paga solo in caso di conversione (che non significa automaticamente vendita, può essere anche l’acquisizione di un nuovo contatto).

Il vantaggio per l’inserzionista è evidente: pagare solo i risultati pattuiti.

Ma come fare per ottenerli?

L’inserzionista si serve di una solida azienda esperta in digital strategies, che lavora per piazzare al meglio i suoi prodotti attingendo ad un database aziende ampio e profilato secondo le sue esigenze.

Un numero crescente di aziende si affida a SpinUp per impostare in modo efficace le campagne marketing su ogni ogni canale di comunicazione. Ad ogni azienda viene dedicato un team di professionisti che curano a 360 gradi la campagna di Performance marketing.

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I vantaggi: se sei un publisher

Il publisher come anche il termine lascia intendere ospita le inserzioni. Secondi i dati raccolti da Cake Design il 93% delle aziende consigliano il Performance Marketing.

Il Performance Marketing è l’evoluzione del pay per click, in cui l’inserzionista paga una tariffa unitaria per click-through. Si parla più precisamente di pay per action o pay per acquisition: c’è un utente che deve rispondere ad una call to action e generare una conversione.

La pay per action include diversi tipi di conversione: la sottoscrizione ad una lista, newsletter o webinar (gratuito o a pagamento), ma anche la registrazione ad un sito, il click su un link o un like in più.

In questo caso si parla di pay per lead, pay per subscription o semplicemente pay per performance: sono tutti sotto insiemi del pay per action.

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Solo in questo modo la Performance ha esito positivo. Il pay per action si basa sulla logica del revenue sharing, cioè della divisione dei ricavi tra i partner investitori.

Benissimo, ma  qual è allora il vantaggio per il publisher, se non ha un’entrata fissa per ogni inserzione ospitata e l’unica cosa che può controllare è il costo in percentuale di ogni singola acquisizione? In definitiva, come fa il publisher ad avere la sicurezza delle entrate?

L’azienda che ospita l’inserzione ha potere decisionale sul messaggio finale, sul posizionamento, tempistica e target. È il publisher che sceglie gli inserzionisti da pubblicare, e lo fa in base ai suoi interessi.

In più, l’incremento del ROI ha determinato una vera e propria corsa delle aziende verso il Performance Marketing e si delinea come la strategia del futuro nel campo del web marketing.

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