I 10 errori da non commettere nel creare una landing page

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10 errori da non commettere nel creare una landing page

I 10 errori da non commettere nel creare una landing page

Le landing page sono il fulcro del processo di conversione. Sono uno dei modi migliori per convertire i visitatori del sito Web in lead e i lead in clienti. Proprio per quest ci sono alcuni errori da non commettere quando si inizia a creare una landing page.

Ma una landing page ad alta conversione non è solo un form da compilare, una piccola descrizione e un’immagine correlata assemblati insieme su una pagina web – devi costruire ciascun componente in modo pensato e strategico.
Per convincere le persone a rispondere ad un’azione sul tuo sito web, il processo di conversione deve essere a) facile, e b) piacevole.

La chiave è mantenere i visitatori sulla tua pagina abbastanza a lungo da indurli a compilare il tuo modulo, il che significa formattazione pulita, linguaggio conciso e un’offerta irresistibile.

Ma non è così facile come sembra. Ci sono un sacco di landing page davvero orribili. Per aiutarti a convertire più utenti possibili in lead, ecco una panoramica completa delle cose che NON dovresti fare sulle tue landing page. 

10 cose da non fare per non rovinare la tua landing page

Stabilita l’importanza di una landing page efficace e che converta, iniziamo subito i 10 Errori da non commettere quando si crea una landing.

1) Ci vuole più di un secondo o due per caricare

Sapevi che il 40% delle persone abbandonerà un sito Web che richiede più di tre secondi per il caricamento? Ciò significa che perderai 2 persone su 5 che visitano la tua landing page prima ancora di avere la possibilità di mostrare loro ciò che hai da offrire.

Tempi di caricamento rapidi della pagina significano una migliore user experience e ti aiutano a salire nel posizionamento di ricerca di Google. 

2) Il design è ingombrante. 

Il layout è un fattore critico per il rendimento della landing page. I visitatori del sito web giudicano il valore della tua offerta nei primi secondi che spendono sulla pagina di destinazione. Lo chiamiamo il “blink test”, che si riferisce ai primi tre o cinque secondi che un utente spende su qualsiasi pagina del tuo sito web, durante i quali si orienta e capisce cosa può fare su quella pagina. Se la tua pagina di destinazione è priva di immagini o colori o contiene troppe informazioni, i visitatori non sapranno dove concentrare la loro attenzione.

3) Manca il nome o il logo della tua azienda. 

Quando un visitatore di un sito web arriva su una landing page, dovrebbe avere molto chiaro non solo quale sia l’offerta, ma anche quale azienda l’ha pubblicata. Se non metti il nome e il logo della tua azienda, il visitatore potrebbe chiedersi da dove viene l’offerta, cosa che può davvero distrarlo dall’offerta stessa. Ricorda che i visitatori potrebbero anche non arrivare alla landing page dal sito Web della tua azienda, potrebbero accedervi da fonti esterne o tramite social network.

4) Ci sono menu e link di navigazione. 

Sul tuo sito web, avere una barra di navigazione (a tendina oppure orizzontale) è la chiave per offrire una buona user experience, ma sulla landing page non funziona, causando più problemi che altro e per questo non ne vale la pena. Distrae le persone convogliandole su pagine diverse del tuo sito web mentre stai cercando di far concentrare i visitatori sull’offerta in modo che compilino il tuo form. 

5) Hai icone social. 

Le seguenti icone social (diverse dalle icone di condivisione social) sono pulsanti che rinviano i visitatori alle pagine Twitter, Facebook, LinkedIn e Pinterest dell’azienda. Sono pericolosi perché indirizzano i visitatori al di fuori della tua landing page, i quali potrebbero non tornare più indietro per compilare il modulo.

6) Il tuo header è blando o super lungo. 

Il titolo della tua landing page è solitamente la prima cosa che un visitatore vede. È la tua occasione per dire agli utenti cosa stanno ottenendo e come lo stanno ottenendo, e per creare un senso di eccitazione e urgenza nell’offerta.

Un titolo è brutto quando:

  • non è dettagliato. 
  • mancano informazioni esplicite su cosa esattamente le persone saranno in grado di ottenere dopo aver compilato il modulo. In questo caso, le persone semplicemente non compileranno il modulo. 
  • è lungo e prolisso. Perderai il lettore dopo le prime parole.     
  • Non suona “umano”. È facile farsi travolgere dal gergo del settore, ma i termini che ti sembrano normali potrebbero essere totalmente estranei agli utenti che desideri convertire sulla tua landing page.
7) Il tuo copy è in forma di paragrafo. 

Il copy di supporto è la parte di una landing page che descrive i vantaggi dell’offerta e si colloca sotto il titolo. Se il tuo copy è in forma di paragrafo e si legge un po ‘come un post di un blog, molti visitatori non lo leggeranno nemmeno perché non sembra facilmente “scremabile”.

Approfondisci leggendo La guida definitiva per un copy perfetto

Un cattivo copy di supporto è lungo e denso, fornisce particolari non specifici e richiede un po ‘di tempo per arrivare al punto. È meglio dire “Ti farà risparmiare denaro”, piuttosto che “Risparmi 600 euro all’anno per la manutenzione dell’auto”.

8) L’immagine non corrisponde all’offerta.

La frase “una foto vale più di mille parole” è sicuramente vera. Se stai offrendo un ebook su come cambiare l’olio nella tua auto, non limitarti ad una foto di qualcuno che cambia l’olio alla macchina.

A prima vista, il visitatore non sa quale sia l’offerta senza leggere il titolo. 

9) Il tuo form online ha troppi campi da compilare.

La scelta del numero di campi e il tipo di informazioni richieste in questi campi richiede una strategia. Il numero di campi e le informazioni che chiedi dovrebbero rispecchiare il valore della tua offerta.

Quindi, se offri un one-page, non chiedere la professione, il titolo di studio, il numero di dipendenti dell’azienda (se form per B2B)- molti dei tuoi visitatori probabilmente non sono disposti a condividere tutte queste informazioni, se paragonate all’offerta. In tal caso, è meglio chiedere solo il nome, l’email e il nome della società.

10) Il pulsante di invio del modulo dice solo “Invia”. 

Personalizzare il copy del tuo pulsante “Invia” è una di quelle piccole modifiche sulla tua landing page che può fare la differenza. Uno studio ha dimostrato che i CTA con inclusa la parola “Invia”, hanno ottenuto risultati significativamente peggiori degli inviti all’azione che non contenevano la parola “Invia”. 

Crea landing page di successo

Solo seguendo la guida Spin-up sulle 10 cose da non fare quando si progetta una pagina di atterraggio riuscirai a creare landing page di successo.

La nostra esperienza nella creazione di campagne di lead generation per i nostri clienti ci ha permesso di progettare, ideare e lanciare landing page con alti tassi di conversione.

Langing Page Best practice per massimizzare le conversioni.

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